Raffles Hotel Singapore – un’icona di lusso e storia
Quando varchi la soglia del Raffles Hotel Singapore al 1 Beach Road, hai la sensazione di entrare in un altro mondo – uno in cui il tempo scorre più lentamente e l’eleganza conta ancora. Questo complesso coloniale bianco, risalente al 1887, è molto più di un semplice hotel. È un monumento nazionale. Un simbolo di come Singapore ricorda le proprie radici, anche se tutto wokół cresce wśród szklanych grattacieli.
Il Raffles si trova proprio nel cuore della città, eppure sembra quasi isolato dal trambusto circostante. I turisti vengono qui anche senza prenotazione – solo per ammirare le facciate bianche, le palme nei cortili e percepire l’aura di un luogo che ha visto tanta storia. E in effetti, è uno dei luoghi più iconici di Singapore.
Raffles Hotel Singapore – ikona di Singapore

foto: raffles.com
Curiosamente, il Raffles ha mantenuto questo equilibrio unico tra l’epoca coloniale e il lusso contemporaneo. Qui troverai solo suite, servizio maggiordomo per ogni ospite e dettagli che richiamano l’antica Asia. Alcuni lo definiscono un “ museo vivente del lusso” – e non è un’esagerazione.
Nella prossima parte andremo più a fondo: da dove nasce questa leggenda, com’è soggiornare all’interno e quale direzione sta prendendo questo marchio. Perché la storia del Raffles è davvero affascinante – iniziata su una spiaggia tropicale, è arrivata fino alla lista degli hotel più importanti del mondo.

foto: raffles.com
Da una casa sul mare a un monumento nazionale
Nel XIX secolo, quando Singapore era ancora un porto coloniale lontany od od dzisiejszej metropolii, sulla spiaggia di Beach Road sorgeva una piccola casa privata. Proprio questa proprietà degli anni ’30 dell’Ottocento diede inizio a una storia che si snoda da quasi due secoli. Nel 1878 il luogo si trasformò nell’Emerson’s Hotel, una modesta pensione che, dopo la morte del proprietario, venne chiusa e l’edificio fu utilizzato per un certo periodo dalla Raffles Institution.
Dalla casa sulla spiaggia all’icona dell’eleganza coloniale
La vera svolta arrivò nel 1887, quando quattro fratelli Sarkies – imprenditori armeni con esperienza nell’industria alberghiera – acquistarono la proprietà e aprirono il Raffles Hotel. Inizialmente offriva solo 10 camere, ma la sua popolarità crebbe rapidamente. Nel giro di pochi anni dobudowano nuove ali, una splendida sala da ballo, fu introdotta l’elettricità (che all’epoca era una vera sensazione), e l’hotel divenne l’indirizzo numero uno per gli europei in viaggio attraverso l’Asia.
| Data | Evento |
|---|---|
| Anni ’30 del XIX secolo | Casa privata sulla spiaggia |
| 1878 | Apertura di Emerson’s Hotel |
| 1887 | La fondazione del Raffles Hotel da parte dei fratelli Sarkies |
| 1915 | L’invenzione del Singapore Sling |
| 1942-1945 | Occupazione giapponese (“Yamashita Tenryo”) |
| 1987 | Status di monumento nazionale |
Gli anni Venti e Trenta del XX secolo sono l’epoca d’oro: il Raffles è allora pura eleganza, abiti bianchi, palme e cocktail sulla terrazza. Proprio qui, nel 1915, il barman Ngiam Tong Boon inventò il celebre Singapore Sling. Tuttavia, tutto cambiò con la Seconda guerra mondiale.
Come Raffles è sopravvissuto alle ruspe
Durante l’occupazione giapponese, l’hotel fu ribattezzato “Yamashita Tenryo” e serviva agli ufficiali giapponesi. Dopo la guerra, la struttura cadde in declino: la concorrenza di hotel moderni, il mutare delle condizioni economiche e la mancanza di fondi per le ristrutturazioni la portarono sull’orlo della demolizione. Negli anni ’80 si prese davvero in considerazione l’abbattimento dell’intero complesso.
Fortunatamente, nel 1987 il governo di Singapore conferì all’hotel lo status di monumento nazionale, salvandolo così dalla distruzione. La prima grande ristrutturazione si concluse con la riapertura a settembre 1991, mentre la seconda – ancora più completa – nell’agosto 2019. Entrambe avevano lo stesso obiettivo: preservare lo spirito del passato, introducendo al contempo gli standard del XXI secolo. Ed è proprio per questo che oggi possiamo vivere un pezzo di storia in una forma quasi immutata.

fot. raffles.com
Com’è oggi un soggiorno al Raffles Hotel Singapore
All-suite di lusso nel cuore di Singapore
Dopo la grande ristrutturazione del 2019, Raffles è oggi un hotel senza camere – solo suite. 115 suite, di cui quella presidenziale misura circa 238 metri quadrati. L’intera struttura ha mantenuto l’anima coloniale: ampie verande, soffitti alti con ventilatori, il bianco del teak e giardini tropicali che ti fanno sentire, nel cuore di Singapore, come in una residenza del XIX secolo.

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Cosa rende unico il Raffles? Ogni ospite – indipendentemente dalla suite che occupa – ha il proprio maggiordomo personale. Non è solo un dettaglio nel servizio: è una persona reale, che si ricorda quale tè preferisci al mattino e se vuoi il giornale disposto sulla terrazza. Nel segmento ultra-lusso, il servizio è metà dell’esperienza, e qui si vede chiaramente che il concetto funziona.
Luoghi chiave da non perdere:
- Long Bar – la culla del Singapore Sling, restaurato mantenendo l’atmosfera degli anni ’20.
- La Dame de Pic – fine dining con tre stelle Michelin, cucina di Anne-Sophie Pic
- Raffles Spa – un’oasi tropicale con trattamenti basati su ingredienti locali
- Piscina con cortile privato, anche se piuttosto piccola come per una struttura di questa categoria
- Giardini interni – perfetti per matrimoni esclusivi o forum aziendali riservati

foto: raffles.com
Dal Singapore Sling alla cucina zero waste
Forse suona strano, ma Raffles oggi prende la sostenibilità tanto seriamente, quanto il servizio. Dopo la ristrutturazione zainstalowano moderni impianti HVAC, pannelli solari sui tetti delle cucine, sistemi per la riduzione del consumo d’acqua e pratiche zero waste nei ristoranti – perché anche un’icona deve adattarsi alle aspettative dei nuovi ospiti.

foto: raffles.com
Il mercato risponde bene: l’occupazione si mantiene tra il 70 e il 77%, mentre il RevPAR nella primavera 2025 si aggira intorno a S$6 150+. Non è economico, ma le persone continuano a pagare per l’autenticità e la storia racchiuse nel comfort contemporaneo. E poi? Vedremo come Raffles intende difendere questa posizione in un mondo di crescente concorrenza nel lusso.

foto: raffles.com
E ora? Raffles – un’eredità che continua a ispirare
Raffles non è un museo sotto una campana di vetro: funziona a piennych giri, accoglie ospiti esigenti, compete con i nuovi giganti. Ed è proprio per questo che rappresenta un case study così interessante per l’intero settore alberghiero. Dimostra che si può proteggere il tessuto storico, gestire maggiordomi con guanti bianchi e allo stesso tempo implementare l’IA per la personalizzazione, audit di carbon footprint, tecnologie smart-room. In altre parole: il patrimonio non esclude l’innovazione. Anzi, al contrario: storia autentica + strumenti moderni è una combinazione che sempre più hotel cercano di replicare.

foto: raffles.com
Il marchio Raffles stesso è in crescita (la catena ha in programma oltre 20 nuove location nel mondo), e Singapore aggiunge ogni anno nuovi hotel di lusso. La concorrenza nel segmento ultra-premium sta diventando davvero agguerrita. Cosa significa questo per Raffles? Deve dimostrare che autenticità e storytelling superano di gran lunga il lusso generico.
Perché tutto questo è importante? Perché luoghi come Raffles ricordano che viaggiare non è solo una checklist di attrazioni. È un modo per vedere la città in una prospettiva più ampia: non solo “cosa c’è ora”, ma “come si è arrivati a questo punto”. Ed è proprio questo livello di profondità che cerchiamo quando vogliamo davvero essere in un posto, e non solo passarci velocemente.
NOAH 89
redattore lifestyle & viaggi
Luxury Blog








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